- Arte e Cultura
Varese contemporanea
Una guida alle architetture e nuovi spazi dedicati all'arte contemporanea: i percorsi del contemporaneo tra Varese, Laveno, Maccagno.
Varese luogo del Contemporaneo?
Sempre di più.
Una città dove troverete Villa e Collezione Panza sul colle di Biumo superiore, la neonata esposizione di Fondazione Morandini nel cuore della città, la collezione di arte sacra contemporanea del Museo Baroffio al Sacro Monte.
Fuori dal capoluogo il Museo Maga a Gallarate e il Museo Parisi Valle a Maccagno.
E inoltre la nuova Guida alla città di Varese con le architetture del primo novecento e le Case Blu di Laveno, un esempio di architettura e design con il colore simbolo della storia di Laveno.
Con la Guida alla Città di Varese, l’Ordine Architetti di Varese vuole contribuire alla promozione del proprio territorio in Italia e all’estero proponendo nuove modalità di percezione dei luoghi attraverso percorsi tematici culturali.
Un lavoro di ricerca, con l’individuazione delle architetture più rappresentative, che è stato occasione per riscoprire un patrimonio architettonico diffuso sul territorio, e ha portato alla realizzazione di un video delle architetture tra le due guerre e la pubblicazione di una guida alla città di Varese con gli itinerari di architettura del primo Novecento.
Le Case Blu di Laveno, sono un complesso residenziale realizzato nella sede dell'ex stabilimento a Lago delle Ceramiche di Laveno, realizzato dallo studio Archeo.
Un colore che rappresenta una località, diventa uno dei suoi simboli e ricorda i suoi manufatti artistici: le ceramiche.
Inserendosi nella tradizione innescata in Italia dagli anni Venti con Gio Ponti dove la ceramica e il design rappresentavano una simbiosi di arte e industria, in grado di esprimere la sapienza dell'artigianato italiano così nasce l'idea del nuovo complesso residenziale sulle sponde del Lago Maggiore.
La grande industria ceramica lavenese - che raggiungeva vertici elevati nella qualità non solo per le caratteristiche intrinseche dei materiali e per la lavorazione ma anche grazie al taglio artistico della produzione sempre all'avanguardia - è divenuta il motivo ispiratore del progetto che utilizza la ceramica blu come materiale di rivestimento: piastrelle di forma irregolare pentagonale espressamente disegnate, smaltate con una sfumatura studiata ad hoc, posizionate non solo sulle facciate ma anche sulle falde delle coperture, in modo da creare un effetto materico totale e dare l'idea dei 4 edifici come 4 sassi blu poggiati sul suolo, 4 pietre scolpite le cui bucature diventano funzionalmente delle logge affacciate sul panorama circostante.
Il tutto immerso in un contesto completamente pedonale, visibile dalla passeggiata a Lago che caratterizza la cittadina di Laveno.
Foto @Michele Sereni su concessione di Fondazione Morandini
Villa Panza, sul colle di Biumo a Varese, una villa del Settecento ospita l'arte americana del Novecento. Un luogo aperto allo sguardo del mondo grazie alla preziosa collezione d'arte contemporanea donata al FAI Fondo Ambiente Italiano, dal conte Giuseppe Panza di Biumo. Oggi oltre 150 opere di artisti americani, ispirate ai temi della luce e del colore, convivono in armonia con gli ambienti antichi, gli arredi rinascimentali e le preziose raccolte di arte africana e precolombiana. Un perfetto dialogo che rispecchia l’intuito e la sensibilità di Giuseppe Panza, che individuò nella luce limpida e quasi trascendente del luogo il principio guida delle sue scelte artistiche.
Fondazione Morandini apre al pubblico dal 2 ottobre 2021 ospitata a Villa Zanotti, una delle preziose architetture di primo Novecento che contraddistinguono il patrimonio culturale identitario di Varese, città in cui Morandini vive e lavora. Espone una selezione di opere dalla Collezione della Fondazione, emblematiche del percorso artistico di Marcello Morandini. Una lunga storia che inizia nel 1964 con le prime opere tridimensionali e la prima mostra personale curata da Germano Celant l’anno successivo a Genova, per giungere sino ad oggi dove molte opere sono collocate in musei e collezioni pubbliche in Italia e all’estero. Il movimento nello spazio – torsione, tensione, espansione, sovrapposizione – è tradotto da Morandini nel mondo della geometria attraverso l’utilizzo di un linguaggio bidimensionale e tridimensionale, sostenuto dalla certezza della matematica.
L'arte sacra contemporanea è uno dei cuori pulsanti del Museo Baroffio e del Santuario al Sacro Monte di Varese. Una collezione nata grazie alla donazione di Monsignor Pasquale Macchi, con una sessantina di opere del Novecento a tema mariano. Artisti che in epoca recente hanno scritto pagine significative (Guttuso, Bodini, Manfrini, Longaretti), si uniscono ad artisti amati da Paolo VI (Carpi, Consadori, Fazzini, Filocamo, Scorzelli), di cui Monsignor Macchi fu fedele segretario. Artisti varesini di nascita o d’adozione (Borghi, Frattini, Montanari, Quattrini, Tavernari) convivono accanto a maestri italiani (Biancini, Cantatore, Conti, Minguzzi, Radice, Sironi, Sassu) e ad alcuni protagonisti dell'arte europea del XX secolo (Matisse, Rouault, Buffet).