Un sito palafitticolo, un'area che testimonia il passaggio dei Longobardi in Italia, uno dei Sacri Monti lombardi e un patrimonio paleontologico a cavallo tra Italia e Svizzera. Ecco le meraviglie che il nostro territorio custodisce.
Importanti testimonianze monumentali e storiche collocano il territorio varesino tra quelli con un alto numero di siti iscritti nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
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Santa Maria del Monte è un suggestivo borgo incastonato all’interno del Parco Regionale del Campo dei Fiori. Con il suo Santuario e la Via Sacra delle Cappelle del Rosario è rinomato luogo di culto mariano.
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In Valceresio vi è il comprensorio paleontologico transnazionale del Monte San Giorgio, suddiviso tra Italia e Svizzera,
il quale rappresenta la migliore testimonianza di una storia geologica risalente a 247-237 milioni di anni fa e, attraverso le migliaia di fossili rinvenuti dal XIX secolo fino ai giorni nostri, ha permesso di studiare l’evoluzione di alcune specie animali e vegetali.
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L’Isolino Virginia sul lago di Varese, dalla caratteristica forma triangolare di circa 9200 metri quadrati di superficie, si trova a pochi metri dalla riva del Comune di Biandronno e dal 1863 è uno dei siti più famosi della preistoria europea con i più antichi insediamenti palafitticoli del Neolitico.
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Nella Valle Olona, a Castelseprio, si possono invece scoprire le vestigia che ci riportano all’antica Sibrium e alla storia degli insediamenti Longobardi. Il castrum di Castelseprio è costituito dai ruderi dell’omonimo insediamento fortificato e del suo borgo, nonché dalla poco distante chiesa di Santa Maria Foris Portas. Dello stesso unicum archeologico è il Monastero di Torba gestito dal FAI.
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