Tra due laghi
Il massiccio del Campo dei Fiori digrada, con lieve pendio, verso lo specchio del Lago di Varese, mentre in lontananza la catena delle Alpi con il Monte Rosa che si staglia nitido, fa da sfondo. La Provincia di Varese è la terra dei sette laghi: tra questi, imperdibile una visita al Lago di Varese e al Lago Maggiore!
Un itinerario alla scoperta di parchi e riserve naturali, monumenti ricchi di storia e ritrovamenti preistorici.
L’itinerario muove da Sesto Calende, che si è affermata grazie ai traffici sul Ticino: la città infatti è situata nel cuore delle colline del Verbano, proprio nel punto in cui il fiume esce dal Lago Maggiore per iniziare il percorso che lo porterà a unirsi alle acque del Po. Da vedere il Museo Cesare da Sesto, l’oratorio di S. Vincenzo (XI-XII secolo), l’abbazia di S. Donato (IX-X secolo), il masso erratico detto Preja Buia, con petroglifi e numerose coppelle, il Civico Museo Archeologico ‘centro della cultura di Golasecca’. Da Sesto si parte alla volta del lago di Comabbio, intorno a cui scorre una pista ciclopedonale di circa 14 km che si collega a quella intorno al lago di Varese (circa 29 km) con suggestive
vedute lacuali e fino alle Alpi (Monte Rosa): sono due delle numerose piste ciclabili della provincia. Costeggiando il lago si raggiunge Varano Borghi. A breve distanza si estende la Riserva naturale della Palude Brabbia, una delle zone umide più importanti d’Italia, sito di nidificazione di numerose specie di uccelli stanziali e migratori. A Cazzago Brabbia sono visibili due antiche ‘ghiacciaie’ tipiche della zona lacuale e un piccolo porticciolo. Si prosegue verso Biandronno, dove si trova l’imbarcadero per l’Isolino Virginia, un isolotto dalla forma triangolare che ospita uno dei siti archeologici più importanti della preistoria europea e custodisce il più antico insediamento palafitticolo dell’arco alpino; dal 2011 l’isola è tutelata dall’Unesco. Si prosegue poi verso Gavirate, situata sulla punta
settentrionale, famosa per i suoi dolci ‘brutti e buoni’ e per i soggiorni di Gianni Rodari e Guido Morselli, a cui è stato dedicato un parco pubblico. Con una piccola deviazione, in località Voltorre, si giunge al bel chiostro romanico di Voltorre. A questo punto si può decidere, costeggiando il lago di Monate, di raggiungere le località di Ispra, con un piacevole lungolago sul Lago Maggiore e la vista delle fornaci ristrutturate, Ranco e Angera, graziosa cittadina dominata dalla Rocca Borromeo, eretta in posizione dominante sulle placide acque lacustri. Al suo interno sono ospitate le collezioni del Museo della Bambola e del Museo dell’Abbigliamento Infantile, che espone indumenti risalenti al periodo compreso tra il XIX e la metà del XX secolo.
image credits - riccardo lupo
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