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Fiume Ticino

Il Ticino nasce in Svizzera. La sua sorgente principale è in testa alla val Bedretto, al Passo di Novena, a circa 2.480 metri di quota, mentre un’altra sorgente è nei pressi dell’Ospizio del San Gottardo e si congiunge alla prima ad Airolo; da qui il fiume prosegue in territorio elvetico scorrendo in una valle ben conservata (da vedere le gole di Stalvedro e del monte Piottino) fino all’imbocco della Piana di Magadino, dove viene imbrigliato in argini che ne fanno un banale canale fino al delta con cui sfocia nel Lago Maggiore. Qui il fiume riprende, anche se solo per poche centinaia di metri, la sua naturalità, dando origine ad una zona umida di interesse internazionale, ai sensi della Convenzione Ramsar: la Riserva Naturale Federale delle Bolle di Magadino (www.bolledimagadino.com). Una volta uscito dal bacino del Verbano, nei pressi di Sesto Calende (VA), il Ticino attraversa tutta la pianura padana, incidendola profondamente e termina, dopo aver lambito Pavia, nel Po, in località Ponte della Becca (PV). Il territorio del Ticino sublacuale può essere geomorfologicamente e naturalisticamente suddiviso in cinque zone principali: l’anfiteatro delle colline moreniche o zona collinare; il pianalto terrazzato o altopiano asciutto; la zona di alta pianura; il piano generale terrazzato, o pianura irrigua che comprende la fascia dei fontanili ed infine la valle del fiume propriamente detta. Il terrazzo principale che raccorda la valle alla pianura circostante ha un’altezza che decresce da 40 a 15 m circa. All’interno della valle si possono individuare terrazzi minori di cui il più evidente va da Magenta a Besate (MI). Si può anche procedere ad una suddivisione in senso longitudinale dell’asta del fiume, questa volta in tre comparti: dal Lago Maggiore alla Maddalena di Somma Lombardo (VA), il Ticino scorre formando meandri incassati in gole profonde, incise nei depositi morenici; dalla Maddalena a Motta Visconti (MI) ha un andamento anastomizzato con un letto largo in alcuni punti fino a tre chilometri e numerose isole ghiaiose e sabbiose create da rami e canali che si intrecciano cambiando continuamente morfologia; infine, da Motta Visconti alla confluenza con il Po, il Ticino presenta un tracciato meandriforme e tocca la massima complessità. Il corso del fiume è in costante evoluzione, soggetto a incessanti modificazioni e con un equilibrio dinamico che è elemento fondamentale per il mantenimento del valore ecologico del fiume e della sua vallata. Negli ultimi venti chilometri il fiume torna a corso unico, anche se abbastanza tortuoso, con sponde ben definite all’interno della piana alluvionale. Interventi di contenimento delle sponde con pietre e blocchi in cemento, iniziati massicciamente dagli anni Cinquanta, hanno di fatto limitato la nascita di nuove “lanche”. Queste sono parti del fiume, in corrispondenza di anse, pian piano escluse dal percorso della corrente e in seguito del tutto isolate dal corso del fiume. Le vecchie lanche tendono ad interrarsi a causa di sedimenti che si depositano nel corso delle piene, diventando terreno fertile per la vegetazione palustre, che, inevitabilmente, ostruisce e colma i fondali. Una serie di progetti adottati dal Parco sta lentamente riportando il fiume in condizioni di elevata naturalità. La colonizzazione antropica delle sponde, con le conseguenti attività economiche legate alla presenza dell’uomo, hanno portato a modificare, ma solo in minima parte se paragonato ad altri fiumi padani, il tracciato naturale del corso del Ticino; ciò è avvenuto sia a causa degli scavi in alveo, oggi per fortuna vietati, sia a causa delle arginature, che per i forti prelievi idrici. Sicuramente, la trasformazione antropica più appariscente è data dal complesso reticolo di derivazioni e di canali realizzati sia a scopo irriguo, sia per l’utilizzo da parte degli impianti idroelettrici. Le principali opere artificiali che interessano la Valle del Ticino sono i Canali Cavour, Regina Elena, Langosco e Sforzesco in sponda piemontese, e i Canali Industriale, Villoresi, il ramo Marinone e i Navigli Grande e di Bereguardo, nel territorio lombardo (link ai Navigli).

Il contado del Seprio

Un itinerario alla scoperta del “Contado del Seprio” localizzato tra la provincia di Como e quella di Varese. Questa regione storica nacque come fines attorno alla città di Castelseprio in epoca Romana e si estese, nella fase di massima espansione, fino al Canton Ticino durante il IX- X secolo. Aree archeologiche, monasteri e monumenti  inseriti dal 2011 nelle liste UNESCO e tra questi anche numerosi resti di epoca longobarda. Il percorso inizia dalla stazione di Como, per terminare in quella di Castellanza. Se non ve la sentite di affrontare le salite del Parco Pineta o di Como, potete usare la stazione di Venegono Superiore. Usciti da Como si segue via XXVII Maggio sino a raggiungere San Fermo della Battaglia. Da San Fermo si prosegue su strada campestre a basso traffico e qui si toccano in successione le località di Montano, Casarico, Olgiate Comasco, Beregazzo e Castelnuovo Bozzente, sede del Parco Pineta. Dopo aver proseguito su alcuni saliscendi si attraversa il bosco che da il nome al parco. Da qui si raggiunge Venegono Superiore dove inizia la ciclabile della valle Olona. ITINERARIODistanza: 45.7 kmDifficoltà: difficile il tratto tra Como e il Parco Pineta, facile il restoFondo stradale: asfalto con qualche breve tratto di sterratoDislivello: + 1018 m, -1009 m. (Pendenza max: 30.5%, - 24.2%; Pendio medio: 3.5 %, - 3.4%)Adatto a: utenti allenati per l’itinerario completo, facile da Venegono SuperioreTipologia di bicicletta consigliata: tutteDurata media: 4 h ca. PUNTI DI INTERESSE Il Broletto di Como Il complesso risalente al XII sec., comprende il Palazzo del Broletto e la Torre del Broletto. Gli edifici si caratterizzano per lo stile gotico-romanico con elementi rinascimentali che risalgono al Quattrocento.Info utili: Telefono Infopoint Broletto 031 304137 Orario: da lunedì a domenica 10.00 - 18.00. Geolocalizzazione su mappa: 45.81185, 9.08289   Basilica di Sant’Abbondio di ComoLa Basilica fu elevata a cattedrale nell’818 e dedicata a Sant’Abbondio sul luogo di una preesistente chiesa paleocristiana. Durante XII sec. i monaci benedettini riedificarono la chiesa in stile romanico. Info utili: goo.gl/aBpqN9Geolocalizzazione su mappa: 45.80238, 9.08021   Parco Pineta di Appiano Gentile e TradateNel cuore della Lombardia l’ente Parco protegge e valorizza una foresta di pianura radicata nel territorio, viva e ricca di naturalità, di attività forestali agricole e sociali. La scena arborea è dominata dal Pino silvestre e dalla Quercia farnia.Info utili: http://www.parcopineta.orgGeolocalizzazione su mappa: 45.76364, 8.9393   Castiglione OlonaIl cardinale Branda Castiglioni fece edificare nel ‘400, durante il Rinascimento, i principali monumenti del borgo modificando il precedente assetto urbano, di cui rimangono le mura di cinta e un massiccio bastione con ponte levatoio.Info utili: http://www.prolococastiglioneolona.it/it/Geolocalizzazione su mappa: 45.75556, 8.86583   Monastero di TorbaDel castrum di epoca romana, rimane il massiccio torrione che, inglobato nel complesso monastico, venne successivamente riutilizzato come cappella e mausoleo dalle monache benedettine.  Dal 2011 è inserito nelle liste UNESCO.Info utili: https://www.fondoambiente.it/luoghi/monastero-di-torbaGeolocalizzazione su mappa: 45.72911, 8.86357   Chiesa Santa Maria foris portas  di CastelseprioLa chiesa eretta tra il VII e il IX sec. si trova all’interno dell’area archeologica di Castelseprio-Torba (dal 2011 sito incluso nelle liste UNESCO) e conserva all’interno antichi affreschi che rappresentano scene della vita di Cristo.Info utili: http://www.unescovarese.com/castelseprioGeolocalizzazione su mappa: 45.72984, 8.85569   Monastero di CairateCostituisce uno dei primi insediamenti monastici benedettini del territorio e risale al VIII secolo. Il complesso si compone di tre parti: il monastero, Il quartiere nord o San Pancrazio e i rustici della corte ovest.Info utili: www.monasterodicairate.itGeolocalizzazione su mappa: 45.69171, 8.87367   Castello Visconteo di Fagnano OlonaIl castello, che sembrerebbe derivare da una fortificazione di epoca romana, si trova in una posizione privilegiata dal punto di vista panoramico, strategico e di controllo, all’imbocco meridionale della Valle dell’Olona.Info utili: http://www.proloco-fagnanoolona.org/2000/castello-visconteo-fagnano/Geolocalizzazione su mappa: 45.66934, 8.87397  Torre Colombera a Gorla MaggioreL’antico sistema difensivo, di cui faceva parte anche la casa-forte di età comunale e viscontea, sembrerebbe risalire all’epoca longobarda. La torre fu trasformata negli anni ’90 in spazio espositivo.Info utili: http://www.torrecolombera.it/storia.phpGeolocalizzazione su mappa: 45.66365, 8.88948  Villa Gonzaga a Olgiate OlonaIl complesso risale alla prima metà dell’800  sull’area di una precedente struttura seicentesca. Nel corso del tempo l’edificio ha visto la sua destinazione cambiare spesso: fu residenza nobiliare, collegio, scuola, biblioteca etc.Info utili: goo.gl/dvUeU8Geolocalizzazione su mappa: 45.62945, 8.88984  Palazzo Brambilla a CastellanzaIl sobrio edificio in stile neoclassico dalle forme severe e razionali  risale alla prima metà dell’ ‘800. Dal 1921 è sede dell’amministrazione comunale e per questo il complesso fu modificato da residenza a luoghi adibiti ad uso ufficio.Info utili: http://www.comune.castellanza.va.it/homeGeolocalizzazione su mappa: 45.61258, 8.89948  
Castiglione Olona

Spiagge sul Lago Maggiore

Un tuffo dove l'acqua è più blu... tutte le spiagge balneabili

Villa e Parco Toeplitz

A pochi passi dal centro di Varese, Villa Toeplitz e il suo parco, fanno respirare un’atmosfera d’Oriente

Itinerario Linea Cadorna

Il sentiero della pace. Da cammino difensivo a itinerario naturale
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Le Robinie Golf Club

A sud del Lago Maggiore Le Robinie Golf Club è l'unico percorso progettato in Italia dall'Orso Bianco' Jack Nicklaus.
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