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Infopoint Ispra

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Ispra e la sua passeggiata dell’amore

sul lungolago di Ispra, sul Lago Maggiore, esiste una passeggiata tutta dedicata agli innamorati. è la passeggiata dell’Amore Ispra ha un bel lungolago che di recente si è ampliato verso sud, in direzione di Ranco, verso il Parco della Quassa.  Ma dal centro andando verso nord si percorre invece la più nota e frequentata “Passeggiata dell’Amore”, che costeggia una spiaggia di sabbia, una darsena ottocentesca, delle fornaci di sapore retrò, percorrendo tratti di roccia spianata alternati a ghiaietto, asfalto e passerelle in legno.  Un percorso piuttosto accidentato ma tutto in piano, non adatto a carrozzine e biciclette, ma perfetto da fare in compagnia, a piedi,  a tu per tu con una natura addomesticata ma che a tratti rivela ancora la sua origine selvatica. Ma la “Passeggiata dell’Amore” non è fatta  solo di bei panorami, ma anche di belle e suggestive parole: quelle delle poesie riprodotte sulle piastrelle che decorano un muretto proprio all’inizio del percorso.  Le poesie non sono state scelte a caso, ma sono quelle vincitrici del concorso letterario bandito dal Comune ogni anno, e dedicato a Mario Berrino, un pittore italiano animatore di Alassio, la bella località di villeggiatura sul Mar Ligure. Il soggetto delle poesie è…lo indovinate? L’amore! In tutte le sue forme, in tutte le sue infinite sfumature di sensazioni , struggimenti e fantastiche emozioni.  Il concorso è nato nel 2007 e prosegue ancora oggi, dunque aspettiamoci ogni anno due piastrelle in più a decorare il muretto  e a far battere il cuore a tutti gli innamorati che passeranno di lì.

Parco della Quassa e fornaci di Ispra

Una visita al Parco della Quassa e sul lungolago di Ispra, sul Lago Maggiore. Dove poter ammirare anche antiche fornaci dismesse
Parco della Quassa, il lungolago di Ispra e le sue fornaci

Ispra

Ispra è un paese di lago, situato sulla sponda orientale del Maggiore, a metà strada fra Sesto Calende e Laveno. Il centro abitato principale del Comune è situato ai piedi di due rilievi rocciosi: il Monte del Prete e l'attiguo Monte dei Nassi. Principale attrattiva turistica di Ispra è il lungo sviluppo della riva del lago. Piccoli porticcioli, punti d’attracco dei barconi che servivano le vecchie fornaci da calce, moli e darsene anche privati, si trovano lungo tutta la costa. Il punto principale di accesso per le imbarcazioni è la zona attrezzata del porto, dove si trova anche il punto d’attracco della Navigazione Lago Maggiore, per battelli ed aliscafi. Gran parte del lungolago è percorribile a piedi, in particolare esiste un sentiero (Passeggiata dell’amore) con panorami meravigliosi che parte dal porto e prosegue verso nord, a picco sul lago. Nel centro del paese è liberamente accessibile il giardino di Villa Castelli, che oggi è sede del Municipio, e quello che circonda il vecchio mausoleo.Su territorio comunale ha sede il Joint Research Center (JRC), uno dei sette istituti di ricerca dell’Unione Europea.

Dalla Ciclabile dei laghi di Varese e di Comabbio al Lago Maggiore

Attraverso boschi e canneti due anelli circondano due laghi ricchi di segni della natura, della storia e del lavoro.
Dalla Ciclabile dei laghi di Varese e di Comabbio al Lago Maggiore

Tra lago e cielo

Episodio 1

Sasso Cavallazzo

l “Sass Cavalasc” è un colossale masso erratico che si trova sulla sponda del Verbano, nel Comune di Ranco, in prossimità del confine con Ispra. Esso, come tanti altri massi erratici disseminati nella zona, testimonia un grande fenomeno geologico iniziato 60.000 anni fa e conclusosi 20.000 anni or sono. Dopo di allora, per importanza e grandiosità più nessun fatto geologico si è verificato sulla superficie della terra.

Paesi di lago

La sponda lombarda del lago: relax e borghi

Parco del Golfo della Quassa

PLIS (parco locale di interesse sovrccomunale) DEL GOLFO DELLA QUASSA Tra la punta di Ranco e la punta della Fornace di Ispra si estende un vasto golfo: il golfo della Quassa. Questo racchiude in sé alcune particolarità che lo rendono meritevole della massima attenzione e tutela. Si tratta, innanzitutto, dell’unico tratto esteso di costa con esposizione settentrionale dell’intero Lago Maggiore. Ciò ha fatto sì che per millenni esso si sia esposto come frangitoio alla glaciazioni quaternarie che, su di esso, hanno lasciato innumerevoli massi erratici (il Monumento Naturale del Sasso Cavallaccio è il più importante ma non certo l’unico) e enormi quantità di limi e materiali morenici: si spiega così come mai il tratto di lago a cavallo dei confini comunali di Ranco e Ispra presenti per lungo tratto fondali sabbiosi bassissimi, assolutamente inusuali per il Verbano. Inoltre questo golfo è uno dei pochi tratti del lago in cui le vie di comunicazione stradali e ferroviarie corrono a notevole distanza dalle rive che, in alcuni tratti, sono poco antropizzate e con  un vasto retroterra semi-naturale. Le attività agricole e foraggere rivestono qui ancora un notevole significato. Questa semi-naturalità è dovuta al fatto che, un tempo, l’area della Quassa era paludosa (Quassa deriva da guazza, fango) e quindi poco sfruttabile e colonizzabile. Nel corso dei secoli le paludi sono state quasi totalmente bonificate ma l’antropizzazione ha percorso altre aree più facilmente aggredibili. Si spiega così come mai proprio alla Quassa, negli anni ’70, venne isolato in una pozza l’ultimo nucleo varesino della Testuggine palustre europea (oggi estinto).   Tasto dal sito: https://prolocoranco.it/InformazionituristichediRancoedintorni/parcodelg...

L'Oasi della Bruschera

Sulla sponda del Lago Maggiore, un piccolo paradiso, luogo di passaggio e nidificazione di varie specie di uccelli.
Visita all’Oasi della Bruschera e i canneti del Lago Maggiore

E-Bike Tour: S. Quirico, Rocca di Angera e Lago Maggiore

E' TOUR che dal lago di Varese, ci porta, attraverso sentieri e campagne, a raggiungere il Lago Maggiore nella zona prima di Ispra e poi, attraverso il parco del golfo della Quassa, la zona di Angera e la nostra meta: il MONTE S.QUIRICO che con i suoi 410 metri rappresenta il punto più alto di Angera. E’ costituito da una magnifica area verde quasi completamente a bosco che noi raggiungeremo dal sentiero di Uponne (frazione di Ranco). L’origine geologica è rappresentata da antichissimi e caratteristici porfidi color mattone, verdastro e cioccolato su cui si sono depositati materiali morenici all’epoca delle grandi glaciazioni.  Dal punto di vista vegetazionale siamo di fronte a un bosco misto in cui è presente il castagno, il pino silvestre e, in minor quantità, la quercia e la betulla pendula. Nella parte più alta del colle, ai piedi del castagno, il sottobosco è ricco di mirtilli. La primavera offre poi una fitta fioritura di primule, viole, viole canine e ricchi cespugli di ginestre. Il San Quirico è zona frequentata dagli amatori di funghi i quali ne possono raccogliere parecchie specie in primavera e in autunno. Nelle zone a castagno si trovano il porcino, a ruzzola, la mazza di tamburo, il gallinaccio e, in basso sotto la robinia, cespi di chiodini. Un tempo le colture della vite coprivano i fianchi del colle fin quasi al vertice e la copertura boschiva era assai più limitata. Ancora oggi nei boschi sono presenti numerosi terrazzamenti; è questo un segnale dell’antica vocazione vinicola dell’area. Sulla sommità si trova la chiesetta dedicata al Santo Martire Quirico, arricchita da decori di epoca moderna. Dalla cima godremo di un panorama mozzafiato del Basso Verbano da diverse prospettive.

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