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In Valganna

Santi, pellegrini, artigiani e mastri birrai

Partenza/Arrivo
Da: Maglio di Ghirla
A: Badia di San Gemolo
Tipologia/Periodo
A piedi
Primavera/Estate/Autunno
Durata/Lunghezza
2 h
3.50km - 3 Tappe
Dislivello
Salita: 0m
Discesa: 0m
Difficoltà
PER TUTTI

Il Comune di Valganna è composto da quattro località: Ghirla e Ganna, i due centri principali che danno nome agli omonimi laghi, e le ulteriori frazioni di Boarezzo e Mondonico. La valle invece, a cui è attribuito lo stesso nome, si dispiega a Nord della città di Varese e prosegue fino all’imbocco di due laghi, il Ceresio e il Maggiore.

Questo territorio, molto frequentato dai turisti, è perfetto per un'escursione in qualsiasi periodo: in estate alla ricerca del fresco e in inverno tra passeggiate nella natura, laghi ghiacciati e cascate.

La Valganna è stata attraversata nei secoli da genti provenienti da Nord, lungo le vie del commercio e del pellegrinaggio, che ancora oggi si possono attraversare.

In questo itinerario vi proponiamo di percorrere un tratto della via Francisca, che passa proprio dalla Valganna, per trovare diversi luoghi di interesse con caratteristiche differenti.

Prima tappa: Maglio di Ghirla

Seconda tappa: lago di Ghirla

Terza tappa: Badia di San Gemolo

Mostra cosa c'è nelle vicinanze:

Maglio di Ghirla

Partiamo daI Maglio di Ghirla, uno dei più antichi e meglio conservati mulini di tutta la provincia.
Risale al diciassettesimo secolo, quando Mastro Ludovico Parietti decise di acquistare l’edificio per assicurare ai suoi tre figli un impiego nel settore della forgiatura del ferro. Nel 1791 il maglio venne ceduto alla famiglia Pavoni, che lo mantenne vivo e produttivo fino al 1991.

Lago di Ghirla,

Proseguendo lungo la sponda del Lago di Ghirla, circondato da prati e boschi, è possibile godere della purezza dell'aria e della quiete della natura: è un lago di origine glaciale che ha conservato il suo aspetto naturale con le rive popolate da canneti, volatili e piccoli animali.

Badia di San Gemolo

Infine, giungeremo alla Badia di San Gemolo in Ganna, che sorge in un luogo strategico lungo la via Regina del Ceneri. Questa posizione consentì all’abbazia, per tutto il Medioevo, di essere un importante snodo viario, un rifugio sicuro per i pellegrini, un’efficiente sede di governo e punto di comunicazione con la vicina regione del Ticino.

Con il termine badia si intende il complesso architettonico composto dalla chiesa, dal campanile, dal chiostro, dalla foresteria e dalle circostanti abitazioni dei monaci. La chiesa risale al 1100-1125, ma venne consacrata solo nel 1160. È famosa come luogo di culto dedicato alla memoria del martire San Gemolo, i cui resti sono ancora esposti nell’altare della chiesa.

Chi vuole continuare nel percorso alla scoperta della Valganna, può programmare una sosta alle Cascate o una visita al prestigioso Birrificio Poretti.

Le Cascate della Valganna, note ai locali come “Pisabò”, si trovano a Induno Olona: nei mesi più freddi l'acqua ghiaccia, creando sculture originali e dall'aspetto fiabesco; accanto sono situate le Grotte della Valganna e una profonda gola che si dirama, a Sud, fino al complesso industriale del Birrificio Poretti, un’importante area industriale, tappa obbligatoria per tutti gli amanti della birra. Venne edificato per volontà di Angelo Poretti, nato nel 1829 in una famiglia contadina. Dopo aver viaggiato in Europa e ispirato dai migliori mastri birrai di Austria, Boemia e Baviera, individuò in Valganna una zona favorevole alla produzione della birra, vicino alla Fontana degli Ammalati, di cui l’acqua era nota per la sua purezza “miracolosa”. 
Acqua, malto, luppolo e lievito: il 26 dicembre del 1877 venne prodotta la prima birra a marchio Poretti, che riscosse subito grande successo. Angelo Poretti ebbe quindi la necessità di ampliare lo stabilimento e affidò il progetto agli architetti tedeschi Bihl e Wolz, che progettarono la fabbrica Jugenstil, utilizzata ancora oggi. Angelo Magnani, nipote di Poretti, nel 1903 fece costruire dall'architetto Ulisse Stacchini, la Villa Magnani, in stile Liberty.
Nello stabilimento, dal 2002 di proprietà di Carlsberg Italia, è ancora possibile rivivere la magia della nascita della birra e immergersi nello stile di inizio Novecento.