• Itinerari

Strati di terra e cielo

Partenza/Arrivo
Da: Ecoplanetario, centro didattico scientifico Parco Pineta, Via Ronchi 75 – Tradate (VA)
A: Cava di Camerlata, Como
Tipologia/Periodo
A piedi
Primavera/Estate/Autunno/Inverno
Durata/Lunghezza
Più giorni
40km - 21 Tappe
Dislivello
Salita: 0m
Discesa: 0m
Difficoltà
FACILE

Lo studio della terra e dei suoi sostrati non può prescindere dagli astri che la illuminano. Il territorio degli Insubriparks è ricco di grotte, antiche cave, gole e monumenti naturali di grande interesse geologico.

 

D’altra parte, gli osservatori ed i planetari, con le loro attività di divulgazione, offrono ai visitatori una visione alternativa del nostro cielo. Dagli anfratti del sottosuolo, lungo i torrenti che scavano rocce millenarie, alzando un po’ gli occhi possiamo ammirare lo spettacolo della macchina celeste. Un vero e proprio viaggio nel tempo della terra e degli astri!

Mostra cosa c'è nelle vicinanze:

1 Ecoplanetario, Tradate (VA)

Inaugurato a fine maggio 2022 il nuovo Ecoplanetario del Parco Pineta è uno strumento didattico-divulgativo in grado di coinvolgere in modo immersivo i visitatori su temi che spaziano dall'astronomia alle energie alternative, aiutandoci a comprendere come funziona il nostro pianeta ed il suo ecosistema, così come le minacce ai suoi fragili equilibri. Attraverso proiezioni e simulazioni è possibile percorrere un viaggio nella nostra galassia, esplorando pianeti e stelle, come il sole che è una risorsa di energia unica e sostenibile.

2. Centro Didattico Scientifico Osservatorio Astronomico, Tradate (VA)

A Tradate, immersa nella foresta silvestre del Parco Pineta, la struttura rispecchia gli ambiti disciplinari che hanno contraddistinto la progettazione didattica del Centro nel corso degli anni; 1,6 ettari nei quali si sviluppa il Sentiero Natura e si erge la cupola principale dell’Osservatorio Astronomico, dotazioni e competenze che hanno favorito lo sviluppo di una progettualità didattica nell’ambito ambientale, astronomico e multidisciplinare. Le attività si svolgono nell'area interna al Centro e lungo i sentieri limitrofi, tra cui il Sentiero F.A.T.A. dei 4 elementi (fuoco, acqua, terra, aria).

3. Sentiero tematico F.A.T.A, Tradate (VA)

Elementi e natura, un connubio che ha attraversato il tempo permeando credenze e cultura scientifica del passato. Il sentiero di circa 1 km, che avvolge il Centro Didattico, offre quattro installazioni sugli elementi, (Fuoco, Acqua, Terra, Aria). Accanto anche il percorso del Sistema Solare con i corpi celesti in scala ed un ambiente boschivo suggestivo.

4. Monumento Naturale Gonfolite e Forre dell'Olona, Castiglione Olona (VA)

La presenza della Gonfolite in Valle Olona, pietra che risale ai tempi in cui il terreno era bagnato dal mare, è la principale motivazione per la costituzione del monumento naturale. Qui si trova quella speciale ghiaia antica, che dimostra che la zona di Castiglione era una costa marina. Un grande banco di ghiaie cementate di antichissima origine, banco che si è formato milioni di anni fa, dove i corsi d’acqua riversavano a mare le ghiaie dai monti retrostanti.

5. Monumento Naturale delle Cave di Molera, Malnate (Va) e Solbiate con Cagno (CO)

Il Sistema naturalistico delle cave di Molera è un'area protetta situata nel territorio del Parco Valle del Lanza, tra le province di Varese e Como, più precisamente nei Comuni di Malnate (VA) e Solbiate con Cagno (CO), creata per permettere la conservazione degli affioramenti di pietra arenaria e l'ecosistema sviluppatosi attorno ad essi.    

6. Ex cava Rusconi, Casciago (VA)

La cava era della famiglia Rusconi che vi estraeva Marna calcarea, materiale utilizzato per la produzione di calce e di cemento. Il luogo è di notevole interesse geologico, anche l’occhio meno esperto può apprezzare le stratificazioni calcaree policrome presenti sulla parete della ex cava. Dagli scavi e nel corso dei lavori di sistemazione è emersa la vecchia benna di una ruspa, probabilmente utilizzata quando la cava era attiva.

7. Ponte del Diavolo, Morosolo, frazione di Casciago (VA)

Geologicamente il Ponte del Diavolo è una struttura naturale che costituisce una delle particolarità naturalistiche più significative del corso del Torrente Tinella. Si possono ammirare dei giochi d'acqua con piccole cascatelle, che formano un cunicolo per poi gettarsi in un laghetto, creando un paesaggio particolarmente suggestivo, piuttosto impervio a causa delle rive scoscese e ricco di una fitta vegetazione. Il Ponte del Diavolo si trova al culmine del sentiero 21 del Parco del Campo dei Fiori. Lo si raggiunge con una piacevole passeggiata quasi interamente su strada sterrata, anche in bici.

8. Grotta Rameron, Comerio (VA)

All’interno del parco Campo dei Fiori si possono trovare numerose grotte carsiche: tra queste la più rilevante è quella del Remeron. La grotta è divisa in due rami e solo la prima  parte della zona sud è accessibile a tutti, mentre il resto del percorso è riservato agli speleologi. Luigi Vittorio Bertarelli è stato il primo ad esplorare la grotta nel 1900 e a lui è dedicato uno dei due laghetti situati all’interno. La grotta risulta particolarmente importante sia dal punto di vista naturalistico che per la presenza di colonie di chirotteri.

9. Biolab al Villaggio Cagnola, Rasa di Varese (VA)

Il Biolab, situato all’interno del Villaggio Cagnola, è un polo destinato all'educazione ambientale e alla fruizione del pubblico. Recentemente arricchito da una sala polifunzionale e nuovi pannelli esplicativi in un piccolo suggestivo museo dedicato alla geologia.
Circondato da alcuni esemplari secolari di faggi, lo spazio interno ospita una sequenza di postazioni collegate da un unico nastro colorato, poste a diverse altezze, soprattutto per i più piccoli. Sono presenti sezioni di approfondimento della geologia, in particolare di quella specifica del Parco dei Fiori, e degli exhibit interattivi.
 

10.Percorso ex cava Donati, Rasa di Varese

La zona dell'ex-Cava Donati un tempo veniva sfruttata per l'asportazione di materiale edilizio e per la lavorazione della calce. Sono ancora presenti alcune tracce di queste attività, come la vecchia Fornace della Riana e le strutture dell'ex cava, che ha trasformato l'area in una zona umida che può essere attraversata grazie ad una passerella in legno. Lungo il percorso si trovano anche diversi piccoli esempi di sorgenti pietrificanti.    

11.Grotte di Valganna Sentiero del Travertino, Induno Olona (VA)

Le Grotte di Valganna si trovano in una delle zone più fredde di tutta la provincia. L’area è molto interessante dal punto di vista naturale per la ricchezza di sorgenti e la presenza del travertino, una roccia sedimentaria dall’aspetto poroso. L’inverno è il momento migliore per ammirare la cascata che si trova di fianco alle grotte, nota anche con il nome di Pisabò. L’acqua ghiaccia completamente creando sculture spettacolari. Tuttavia è piacevole sostarvi anche d’estate, per approfittare della piacevole frescura della zona.     

12. Orrido di Cunardo, Cunardo (VA)

L’Orrido di Cunardo è un labirinto di cunicoli e grotte scavato dal torrente Margorabbia nel corso di millenni di anni. La grotta è composta da due sentieri sotterranei di 180 e 120 metri con un unico ingresso a spaccatura orizzontale largo una ventina di metri. È visitabile attraverso due sentieri: uno asciutto che percorre il vecchio letto del fiume ed uno umido, visitabile solo dai più esperti. 

Sentiero Furia, Masciago Primo (VA)

Il sentiero Furia attraversa diverse tipologie di ambienti naturali: boschi di forra, prati pingui usati, pioppeti e selve castanili. In località Pisarota sono presenti delle sorgenti petrificanti ricche di briofite che costituiscono una preziosa impalcatura per la traverinizzazione. Nel Rio Casc sono presenti popolazioni di gambero di fiume.     

14. Itinerario geologico, Geostop, Parco Gole della Breggia, Morbio Inferiore (CH)

Questo itinerario, che dal Mulin da Canaa porta al Mulino del Ghitello, permette di imparare molto sulla geologia del Parco delle Gole della Breggia. L’acqua del fiume scivola e scava a monte i calcari selciferi, le rocce più antiche visibili verso il Mulino di Canaa. Scendendo verso sud questi si arricchiscono di argilla e di fossili (ammoniti), cambiano colore e via via che ci si avvicina al Mulino del Ghitello.
Lungo il percorso sono presenti numerosi Geostop che hanno l’obbiettivo di aiutare a comprendere meglio la geologia del parco.
 

15. Cava del biancone, Parco Gole della Breggia, Morbio Inferiore (CH)

Percorrendo l’itinerario geologico è possibile, una volta attraversato il Buzun dal Diavul, stretta e profonda gola, ammirare la stratificazione di rocce calcaree depositatesi dal Giurassico superiore.

16. Parco Gole della Breggia, Morbio Inferiore (CH)

Il torrente Breggia, con il suo instancabile fluire, ci ha regalato delle Gole che rappresentano uno dei più importanti siti geologici a sud delle Alpi. L’acqua che sembra voler segnare una linea del tempo, scivola e scava a monte i calcari selciferi, le rocce più antiche visibili verso il Mulino di Canaa, nella parte superiore del Parco. Qui le rocce e i fossili documentano i sedimenti, la fauna e gli eventi naturali sugli antichi fondali dell’Oceano Tetide, quando gli attuali continenti erano ancora connessi nella Pangea. Scendendo verso sud questi si arricchiscono di argilla e di fossili (ammoniti), cambiano colore e via via che ci si avvicina al Mulino del Ghitello, si fan più recenti. Nella parte bassa infatti le rocce descrivono il successivo sollevamento delle Alpi, le ere glaciali, fino ai giorni nostri.

17. Il Buzun dal diavul, Parco Gole della Breggia, Morbio Inferiore (CH)

Il Buzun dal diavul è una stretta e profonda gola, sottostante al ponte del Farügin. Da lì si possono intravedere le cave di Biancone e le radiolariti rossastre.

18. Ex-cementificio Saceba - Torre dei forni, Morbio Inferiore (CH)

La Saceba, un cementificio edificato nei primi anni Sessanta in Ticino, è stato fondamentale per la costruzione di immobili pubblici e privati, ponti e dighe, sia a livello cantonale che nazionale. La Holcim S.A., nuova proprietaria della fabbrica, nel 2003 termina l'attività della Saceba, quando conta ancora circa quindici dipendenti.
La realizzazione del progetto di riqualifica della zona ha avuto una durata di sette anni ed è terminata nel 2012, favorendo la creazione del Percorso del Cemento e la rievocazione della storia contadina ed agricola degli anni Cinquanta.
 

19. Cava della scaglia, Parco Gole della Breggia, Morbio Inferiore (CH)

Non molto distante dall’ex cementificio Saceba si può apprezzare, sulla sponda opposta del fiume, la Scaglia bianca, una piega anticlinale direttamente legata alla formazione delle Alpi, creata dalle spinte legate al movimento delle placche continentali. Attorno al mulin da Canaa le rocce stratificate sono visibili nel letto del fiume: calcari selciferi di 190 milioni di anni fa, ricchi di argille e fossili.
Prima del ponte del Farügin sono invece visibili gli strati rossi dell’Ammonitico, nel quale furono ritrovati oltre 800 fossili diversi.    
 

20. Roccia di Pianvalle, località Prestino, Como

La Roccia di Pianvalle è una vasto affioramento di arenaria che reca sulla sommità molte incisioni, che comprendono la ruota raggiata, richiamo al disco solare, l’ascia e il cosiddetto omino a Φ, figura stilizzata di un individuo orante oggi purtroppo irriconoscibile a seguito di atti vandalici. Ai piedi della Roccia sono stati messi in luce i resti di un’area destinata ad attività artigianali.     

21. Cava di Camerlata, Como

La cava di Camerlata comprende un vero e proprio antro che è il risultato delle attività di estrazione dell’arenaria nel passato. Nelle stratificazioni rocciose è scritta la storia della terra e nelle tracce lasciate da cavatori e scalpellini si racconta il secolare lavoro dell'uomo.