• Itinerari

Genio Umano

Partenza/Arrivo
Da: Museo Fisogni, Tradate (VA)
A: Cittadella della scienza Furia e Osservatorio Schiapparelli, Località Campo dei Fiori, Varese
Tipologia/Periodo
A piedi
Primavera/Estate/Autunno/Inverno
Durata/Lunghezza
Più giorni
40km - 14 Tappe
Dislivello
Salita: 0m
Discesa: 0m
Difficoltà
FACILE

L’industria umana ci è testimoniata sin dall’antichità grazie ad incisioni e manufatti talvolta frutto di una tecnica ai limiti dell’innovazione.

 

Questa tecnica la ritroviamo negli strumenti usati in agricoltura dalla civiltà contadina, ben prima dell’arrivo dei trattori, ma anche nello studio dei materiali andando dalla ceramica fino alla plastica contemporanea. Genio umano è tutto ciò che testimonia la capacità imprenditoriale e innovativa propria del territorio insubrico nel tempo. Questo itinerario porta alla scoperta di luoghi inseriti nell’ambiente che hanno scritto la storia del territorio naturale degli Insubriparks.

Mostra cosa c'è nelle vicinanze:

1. Museo Fisogni, Tradate (VA)

Il Museo Fisogni è stato fondato nel 1966 e negli anni ha acquisito sempre più importanza diventando il più completo al mondo relativamente al settore della distribuzione del carburante. Oggi il Museo si compone di più di 5000 oggetti tra pompe di benzina, targhe, grafiche, latte d’olio, oliatori, aerometri, compressori, estintori… e un incredibile numero di cartoline d’epoca e gadgets, ognuno raffigurante un logo di una società petrolifera dall’inizio del secolo scorso. Il Museo è vicino al Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate, uno dei 5 parchi di Insubriparks.

2. Museo della Motocicletta Frera, Tradate (VA)

Il museo della motocicletta è dedicato al marchio centenario Frera ed ospitato al piano superiore della biblioteca di Tradate.  Il museo sorge negli stessi locali di via Zara dove un tempo aveva sede la storica fabbrica il cui passato è strettamente legato alla cittadina del Varesotto. Proprio a Tradate, nel 1905, l'imprenditore Corrado Frera decise di fondare lo stabilimento che avrebbe ospitato la sua officina meccanica per la costruzione e l'assemblaggio di cicli e motocicli. 

3. Museo Arte Plastica (Map), Castiglione Olona, (VA)

Il Museo di Arte Plastica è allestito nelle sale affrescate del trecentesco Palazzo dei Castiglioni di Monteruzzo, presenta un’originale collezione di più di cinquanta opere degli anni Settanta.
Il grande successo delle materie plastiche spinse il conte Lodovico Castiglioni e suo cugino Franco Mazzucchelli a dar vita, tra il 1969 ed il 1973, al Polimero Arte, un centro di ricerche estetiche e un laboratorio dotato di tecnologie e personale qualificato.    
 

4. Roccione di Prestino (CO)

Siamo nel parco regionale Spina Verde. Sulla superficie della Grande Roccia di Prestino furono individuate sin dall’Ottocento numerose incisioni, tra le quali prevalgono le conchette emisferiche note come coppelle. Inoltre vi sono: un motivo a cerchi concentrici noto come labirinto e una figura antropomorfa stilizzata. Sulla sommità della Grande Roccia vi è poi un pozzetto cilindrico interamente circondato da coppelle, interpretato o come deposito per offerte votive o come foro per un palo avente funzione totemica. Sempre nella parte alta della roccia sono visibili dei larghi solchi rettilinei, disposti simmetricamente a formare un disegno a spina di pesce.    

5. Museo della storia militare e della civiltà contadina, Drezzo, Colverde (CO)

Grazie al progetto Insubriparks si sta realizzando un ecomuseo che aprirà verso fine 2022.
L’Ecomuseo vuole valorizzare la memoria collettiva della comunità e del territorio dell’intera valle. Nell’ecomuseo non troverà spazio solo la memoria storica ed etnografica della vita sul confine italo-svizzero di inizio XX^ secolo (tra i vari temi, i mestieri legati alla terra, i mulini, il contrabbando…), nel piano di realizzazione c’è anche un piccolo laboratorio di educazione ambientale e tutta una porzione museale relativa alla Prima Guerra mondiale, che ospiterà la descrizione mediante un plastico dei posizionamenti delle trincee nell’area della Spina Verde e di tutto quello che c’è da sapere sul loro utilizzo, funzione e motivazione alla costruzione, che non riporta solo agli aspetti bellici e di esigenza di difesa del territorio.
 

6. Insediamento vitivinicolo, Parco del Penz Chiasso (CH)

Le origini geologiche del Parco del Penz risalgono a circa 20 milioni di anni fa (Terziario) quando in seguito a forti sconvolgimenti tettonici vennero trasportati amalgami di rocce tipici di regioni alpine situate a 60-70 chilometri di distanza, le gonfoliti (Granito dello Julier, della Bregaglia, Gneiss della Valtellina).
Su questo substrato si è sviluppata un’intensa attività viticola, di cui le ampie superfici vignate di Seseglio e Pedrinate sono fedele testimonianza.
 

7. Ex-cementificio Saceba - Torre dei forni, Morbio Inferiore (CH)

La Torre dei Forni dell'ex Cementificio Saceba è probabilmente la struttura che maggiormente testimonia la storia del luogo.
Utilizzando i depositi calcarei sedimentatisi 200 milioni di anni fa sul fondo della Tetide (l’antico oceano che separava il continente europeo dall’Africa settentrionale e dall’Asia), qui si è prodotto il cemento che è stato utilizzato per costruire strade e ponti, trasformando il fondovalle del Canton Ticino. Oggi questa torre è uno degli elementi visitabili nell’ambito del Percorso del Cemento nel Parco Gole della Breggia e si è trasformato in uno spazio sale espositive e didattiche immerso nel verde.
 

8. Percorso del Cemento

Il Percorso del cemento permette di visitare, oltre alla Torre dei Forni, anche le lunghe gallerie che sono state scavate dalla società Saceba nel corso di molti anni d’attività estrattiva della pietra calcare. 1 km di gallerie è stato messo in sicurezza ed è oggi visitabile, accompagnati da una guida. Così è possibile osservare il tragitto che ha compiuto un milione e mezzo di metri cubi di maiolica e scaglia utilizzati per la produzione del cemento.

9. Museo etnografico della Valle di Muggio, Casa Cantoni, Cabbio (CH)

Casa Cantoni è il centro informativo dove è possibile trovare tutte le informazioni necessarie per partire alla scoperta del territorio, il vero e proprio Museo. All’interno dell’antica sala, un grande plastico e una postazione interattiva permettono di conoscere i luoghi del territorio che possono essere visitati e di entrare in contatto con la morfologia e le specificità della Valle e delle pendici del Monte Generoso. Visitando le sale successive si scoprono gli elementi che si incontrano nel territorio, la loro storia, il loro legame con le attività dell’uomo: presentate nevère, mulini, ponti, fontane e lavatoi, alberi monumentali, bolle, nuclei alpestri.

10. Birrificio Angelo Poretti, Induno Olona (VA)

Il birrificio Poretti è una combinazione perfetta tra tecnologia e arte sin dai primi anni del '900, quando lo Studio di Architettura Bihl e Woltz di Stoccarda lavora all'ampliamento del birrificio.
Un grande progetto, che dà vita a un'architettura in stile Jugendstil: la versione industriale del Liberty floreale fatto di mascheroni, medaglioni con frange e gocce, lesene giganti e conchiglie. Stilemi del periodo Liberty sono ancora ben visibili nell'attuale sala di cottura. Realizzata nel 1908, preserva le stesse caratteristiche estetiche di allora ed è ancora il cuore pulsante dell'azienda che si trova nei pressi del parco regionale Campo dei Fiori
 

11. Badia di Ganna - Museo delle ceramiche di Ghirla, Ganna (VA)

Nei locali superiori del chiostro della Badia di Ganna si trova il Museo delle Ceramiche di Ghirla, importante testimonianza dell'attività artistica e manifatturiera della valle dalla fine del XVIII secolo fino alla metà del secolo scorso.     

12. Fornaci di Cunardo (VA)

La fornace di Cunardo venne edificata nel 1800 ed è un ottimo esempio di archeologia industriale. Qui si lavorava la calce, scaldando ad oltre 800 °C la roccia calcarea per trasformarla in calce viva e, quindi, in malta. Alla fine del XVIII secolo Camillo Ardeani diede nuova vita alle ceramiche di Cunardo specializzandosi nella realizzazione di vasi per profumi e unguenti, utilizzando una ricetta segreta risalente al '600 per ottenere quella tonalità lucente di blu, il Blu Cunardo, che diventerà caratteristica delle ceramiche prodotte nella zona. Le Fornaci oggi di proprietà della famiglia Robustelli, sono un Museo all’aperto ricco di bellezza e ispirazione.    

13. Museo della cultura rurale prealpina di Brinzio

Il Museo della Cultura Rurale Prealpina, inaugurato nel settembre 2008, nasce dal bisogno di tutelare un patrimonio paesaggistico e materiale nel quale, non solo si manifesta l'identità storica e culturale delle comunità prealpine, ma al contempo si predispongono le basi per un impiego sostenibile del territorio. Al suo interno sono custoditi oggetti che testimoniano le attività connesse all'allevamento, all'agricoltura, alla bachicoltura, alla raccolta delle castagne ma anche alle attività artigianali e domestiche. Importante è la Grà antistante il museo, un edificio usato per affumicare le castagne.

14. Cittadella della Scienza Furia e Osservatorio Schiapparelli

Sulla cima del Campo dei Fiori sorge la Cittadella di Scienze della Natura, destinata alla divulgazione scientifica, per condividere una esperienza di ricerca e di impiego utile del tempo libero, un ponte di comprensione tra la scienza e il popolo. La Cittadella esiste ed è animata grazie all'attività di lavoro, ricerca ed accoglienza dei volontari della Società Astronomica Giovanni Virginio Schiapparelli, fondata da Salvatore Furia nel 1956. Il terrazzo panoramico è dotato di apparecchiature professionali per lo studio della meteorologia, ricerca meteoclimatica e della sismica.